Il film Tony Manero, come da pronostico, ha vinto il Torino Film Festival 2008. Questa 26ma edizione ha registrato accrediti in crescita del 40%, più 15% di biglietti venduti per un incasso che aumenta del 25. Alla luce di questo grande rilancio del Festival, Nanni Moretti ha accettato di dirigere la kermesse per un altro biennio.
Durante la manifestazione non ne ha mai voluto parlare. Soltanto sabato sera, quando in programma c’era ormai solo la proiezione del film vincitore, il regista ha dato la sua disponibilità a continuare l’avventura. Col beneplacito di Regione Piemonte e Comune. Quanto ai suoi progetti cinematografici, a chi gli chiedeva se non fossero disturbati dal lavoro di selezionatore, aveva risposto: «Magari!». Nel senso che non ci sono film in vista.
Tornando al concorso, "Tony Manero", opera del regista cileno Pablo Larrain, si è aggiudicato la somma di 25mila euro come miglior film. Equilibrata la composizione dei giurati: il regista Alexey German Jr., gli scrittori usa Jonathan Lethem e Dito Montiel (che ha esordito nella regia con "Guida per riconoscere i tuoi santi") e gli attori Alba Rohrwacher e il polacco Jerzy Stuhr.
Il film vincitore, già passato alla Quinzaine di Cannes (una sezione collaterale) e nominato all’Oscar per il suo paese, si è guadagnato anche il riconoscimento della critica internazionale col Premio Fipresci.
Premio speciale della giuria a "Prince of Broadway", un titolo Usa molto apprezzato, film che racconta di un ghanese che cerca di sopravvivere vendendo merce taroccata per le vie di New York. Atro premio, come migliore attrice, a Emmanuele Devos per il film belga "Non-Dit" di Fien Troch.
Nella sezione documentari italiani, che qui a Torino hanno una vetrina molto prestigiosa, la giuria ha scelto "Napoli Piazza Municipio" di Bruno Olivero, mentre il premio speciale è andato a "Rata nece biti" (Non ci sarà la guerra) di Daniele Gaglianone.
Per i cortometraggi vince "A chi è già morto a chi sta per morire" di Fulvio Pepe, premio speciale a "Ottana" di Pietro Mele e menzione speciale a "La nonna" di Massimo Alìm Mohammad.
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